Della vita di Roberta Rambelli abbiamo pochissime notizie: sappiamo che nasce a Cremona nel 1928 e che il suo nome di nascita era Jole Rambelli, anche se spesso è indicata come Roberta Rambelli Pollini (dal cognome del marito Alfredo Pollini).
È stato il critico Ugo Malaguti a delineare Roberta Rambelli come una donna dalla personalità poliedrica e sfuggente, che ha saputo conciliare le attività di scrittrice; curatrice della rivista come «Galassia» (portando la rivista verso una fantascienza raffinata, impegnata in una critica sociale e politica, verso quel filone della social science fiction che lei stessa tradurrà in fantascienza sociologica); di saggista e, infine, traduttrice (Roberta Rambelli era diventata la più famosa traduttrice italiana, i grandi editori le affidavano i best-sellers degli autori più famosi, da Kurt Vonnegut a Ken Follet a Isaac Asimov).
Roberta Rambelli esordisce nella narrativa fantascientifica con il romanzo I creatori di mostri (1959) al quale seguiranno i romanzi Perché la terra viva (1960), Uno straniero da Thule (1960), Alla deriva nello spazio (1960), nei quali la fantascienza di Rambelli si muove in favore di un genere inteso come spazio dove sia possibile inventare e creare un mondo migliore: un ipotetico spazio altro che diventi modello comportamentale e elemento di confronto costruttivo per l’uomo contemporaneo ormai alla deriva, senza alcuna possibilità di miglioramento o riscatto.
Dopo una pausa cronologica piuttosto lunga, nel 1972 Roberta Rambelli torna sulla scena con Il ministero della felicità e con Profilo lineare B (1980), ultimi romanzi in cui l’autrice è intenta a svelare le falsità e le distorsioni della verità e della realtà dei fatti, in uno spazio che sia luogo sincero e vero, lontano da ogni falso mito e falsa credenza. Significativo è il fatto che, da questo momento in poi, Roberta Rambelli non utilizzerà mai nessuno pseudonimo: è pronta a mostrarsi in prima persona e a scagliarsi contro un sistema e una società che non sente né sua né reale.

(a cura di Eleonora Ancona)


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